Il Parco Archeologico di Segesta sorge sul sito della più importante città elima di Sicilia: secondo autorevoli fonti questa popolazione avrebbe origini troiane, mentre i dati archeologici denotano una provenienza insulare.
Il territorio della città antica si distingue per la presenza di due acropoli posizionate sulle cime del Monte Barbaro: già a partire dalla fine del secolo VI a.C. questa particolarità consente di attestare le linee di difesa lungo i settori meno accessibili dei rilievi, provvedendo a fortificare artificialmente con porte, torri e muragliere i punti più esposti alle incursioni, mentre restano tagliati fuori dal circuito difensivo il Tempio Dorico ed il Santuario Demetriaco di Contrada Mango, frequentato tra VI e V sec. a.C..
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Giorni di apertura
Tutti i giorni
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Orario
- dal 1 gennaio al 28 febbraio dalle 9:00 alle 17:00
- dal 1 al 26 marzo dalle 9:00 alle 18:30
- dal 27 marzo al 30 settembre dalle 9:00 alle 19:30
- dal 1 al 29 ottobre dalle 9:00 alle 18:30
- dal 30 ottobre al 31 dicembre dalle 9:00 alle 17:00
Ultimo ingresso un’ora e mezza prima dell'orario di chiusura del sito
- Web Parco Archeologico di Segesta
L'importanza ed il ruolo rivestito da Segesta nel panorama del Mediterraneo antico è documentato dai rapporti diplomatici intrattenuti con città di primissimo piano come Atene e Cartagine, con le quali stringe accordi per contrastare le mire espansionistiche di Selinunte.
Tuttavia, nel 409 a.C. la città viene conquistata dai Cartaginesi e con buona probabilità il mancato completamento del Tempio Dorico è proprio da imputare a questo episodio.
Nel 307 a.C. la città viene distrutta dal tiranno siracusano Agatocle, e rifondata col nome di Diceopoli. Nel Corso della Prima Guerra Punica, riabilitato l’antico nome, la comunità si schiera con Roma e in virtù della comune discendenza troiana ottiene l’esenzione dai tributi: ripianificata urbanisticamente, Segesta assume un impianto scenografico similare a quello delle grandi città d’Asia Minore.
A cavallo tra I sec. a.C. ed il secolo successivo, il settore difensivo nell’area di Porta di Valle cade in disuso e sui suoi ruderi viene innalzato un frantoio: le difese arretrano, e si attestano sui settori nord e ovest mediante mura di cinta che terminano con gli accessi fortificati di Porta Teatro e Porta Bastione.
L’acropoli Nord è un’area densa di storia. Presso la terrazza superiore dell’agorà è localizzato il bouleuterion cittadino.
È possibile datare il teatro al II sec. a.C.: oltre a sorgere in un punto molto scenografico, lungo il lato occidentale la struttura ingloba una grotta che è sede di una fonte sacra, già al centro di particolari culti in epoca preistorica. L’edificio poteva accogliere fino a 4000.
La frequentazione del contesto continua anche dopo le incursioni vandale.
Nel XIII secolo in quest’area si struttura un palazzo coevo al vicino castello, innalzato nei pressi del teatro: questa fase di frequentazione del sito viene messa in relazione alla presenza di genti arabe.
Sempre nel XIII secolo viene a strutturarsi anche il “castello”, abitazione fortificata con cortile in cima all’acropoli afferente però ad una occupazione da parte di genti di credo cristiano: le evidenze relative agli elementi arabi sembrano cessare. Anche la frequentazione del castello non sembra superare la metà dello stesso secolo.
Sempre tra XII e XIII secolo viene edificata una basilica funzionale all’abitato: nei pressi viene ricavato anche un cimitero cristiano che reimpiega precedenti abitazioni, afferenti alla frequentazione araba.
Nel 1442 la comunità cristiana di Calatafimi finanzia la costruzione della cappella rurale a navata unica di San Leone, edificata sui ruderi della precedente basilica e abbandonata appena tre secoli dopo.
Servizi
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Audioguide
€ 5.00
disponibili in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo
Dove
contrada Barbaro - S.P. 68 - 91013 - Calatafimi Segesta (Tp)
Come arrivare
IN BUS
Il servizio di trasporti regionale collega le principali città con il sito archeologico, in particolare le autolinee Trapani-Calatafimi Segesta e Palermo-Segesta. È possibile consultare tutti gli orari sul sito di TARANTOLA BUS.
IN AUTO
Procedere sull’autostrada A29 da Palermo a Trapani, uscita svincolo Segesta e continuare per Calatafimi Segesta seguendo le indicazioni stradali che trovate superando il parco archeologico di Segesta. Proseguite per 2 km e all’incrocio girate a destra e a 5 km si arriva in città.
IN AEREO
Gli aeroporti più vicini sono Palermo e Trapani.
Norme di visita
Raccomandato l’uso della mascherina. Maggiori informazioni