Una visita al Parco Archeologico di Segesta permette di ammirare le vestigia di un’antica città Elima, popolazione indigena che le fonti asseriscono discendere dai Troiani, perennemente in conflitto con la greca Selinunte.
Le tappe previste dall'esperienza di visita includono il Teatro, l’Agorà, il Tempio Dorico e l’Antiquarium, con spostamenti agevolati grazie al sistema di trasporto interno.
L’esperienza inizia raggiungendo a piedi il Tempio Dorico, che si erge solitario sulla collinetta ad ovest dell’antica città, situata sul Monte Barbaro. Il tempio, rimasto incompiuto, è espressione del processo di ellenizzazione dei contesti indigeni attuato dalla vicina Selinunte e si presenta quasi come segnacolo estremo della civiltà greca in Occidente.
La tappa successiva è costituita da un Santuario in uso tra i sec.VI e V a.C., delimitato da un recinto sacro: il contesto si connota sin dalle fasi più antiche per la precoce ellenizzazione, mentre lo scavo dei livelli che ne precedono la fondazione ha restituito vasellame indigeno tipico dell’area elima con decorazioni dipinte, incise e con manici spesso configurati a riprodurre visi umani stilizzati.
Il servizio di mobilità interna consentirà di raggiungere agevolmente l’acropoli Nord, dove sorge il Teatro. Datato tra i sec. III e II a.C., era munito di edificio scenico che terminava ai lati, sui piani superiori, con padiglioni decorativi obliqui a incorniciare il palcoscenico: la parete scenica era riccamente ornata con pilastri e colonne, soluzione dovuta forse all’influenza italica che viene riscontrata anche in altre colonie occidentali.
La presenza di telamoni decorativi configurati come il dio Pan viene ricondotta all’esistenza di un antro rispettato dall’architettura teatrale: data la nota affinità tra la divinità e queste tipologie di luoghi, è verosimile pensare che Pan fosse destinatario di un antico culto al suo interno. L’orchestra era dotata di dispositivi scenici che permettevano agli attori di comparire all’improvviso, la cavea invece è a ferro di cavallo e come il proscenio ha subito rimaneggiamenti attuati dai romani intorno al 100 a.C.
Dopo aver visitato il Teatro, sarà possibile concepire sviluppo e organizzazione dell’elima Segesta ammirando la cinta muraria nel tratto di Porta di Valle ed i quartieri residenziali poco distanti. Osservate anche le strutture afferenti alla fase medievale dell’insediamento come le mura, il castello, la moschea ed il borgo sommitale, attraverso il servizio di mobilità interna si proseguirà alla volta dell’antiquarium che costituisce la tappa finale dell’itinerario di visita: questo è situato in cima alla collina, in un’area fortificata che si staglia a dominio della vallata sottostante. L’esposizione reca un allestimento inaugurato nel 2021 che si articola sul tema “I volti del sacro nella Segesta elima: spazi, riti, oggetti”, accogliendo soprattutto manufatti recanti epigrafi in lingua elima redatte in alfabeto greco e la celebre dedica del sec. II a.C. dedicata ad Afrodite Urania, che proviene dal Tempio. Altri reperti provengono dal Santuario di contrada Mango e dall’area prospiciente la Grotta Vannella: questi ultimi sono precipitati dall’area sovrastante dell’Acropoli Nord, dov’erano originariamente collocati. Tra i materiali esposti anche statuette femminili in terracotta, elementi in osso di strumenti musicali, prestigiose ceramiche greche figurate, vaghi di collane o fibule in ambra e pasta vitrea, un pendente in avorio con figurina femminile bifronte e alcuni oggetti in bronzo. Chiudono l’esposizione le gronde a protome leonina e le palmette acroteriali riferibili al tempio posto all’interno del recinto sacro di Contrada Mango. Tra gli altri reperti esposti spicca una piccola statuetta raffigurante un discobolo.
Meeting point
Presso la biglietteria del sito.
Effettuare le operazioni di accesso non meno di 10' prima dell'inizio effettivo della visita.
Cosa è incluso
- Visita didattica
Cosa è escluso
- Biglietto di ingresso al Parco Archeologico di Segesta
- Servizio Navetta
Date
Appuntamenti in calendario
Servizi
-
Visite
per singoli
disponibili in Italiano
Prenotazioni
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Dove
Case Barbaro - contrada Barbaro - S.P. 68 - Calatafimi Segesta (Tp)
Come arrivare
IN BUS
Il servizio di trasporti regionale collega le principali città con il sito archeologico, in particolare le autolinee Trapani-Calatafimi Segesta e Palermo-Segesta. È possibile consultare tutti gli orari sul sito di TARANTOLA BUS.
IN AUTO
Procedere sull’autostrada A29 da Palermo a Trapani, uscita svincolo Segesta e continuare per Calatafimi Segesta seguendo le indicazioni stradali che trovate superando il parco archeologico di Segesta. Proseguite per 2 km e all’incrocio girate a destra e a 5 km si arriva in città.
IN AEREO
Gli aeroporti più vicini sono Palermo e Trapani.
Accessibilità
Eventuali carrozzine motorizzate per disabili non potranno essere caricate sui mezzi disponibili per la mobilità interna, in quanto privi di pedana di carico.
Web
Sito Web UfficialeNorme di visita
Raccomandato l’uso della mascherina. Maggiori informazioni