l Castello di Baia, edificato tra il 1490 e il 1493 dagli Aragonesi e ingrandito tra ‘500 e ‘700 durante il Viceregno spagnolo, domina la vetta del promontorio che chiude a sud il golfo di Baia.
Inserita nel sistema difensivo del Golfo, insieme al Castello di Ischia, Castel dell’Ovo e Castel S. Elmo, risultava da un insieme di sovrapposizioni difensive che obliteravano una grandiosa villa romana attribuita a Cesare.
- Web Prigioni del Castello Aragonese di Baia
- Caratteristiche
- Assistenza telefonica
- Accessibilità
Sito parzialmente accessibile
LE PRIGIONI
Il Castello conobbe una profonda ristrutturazione ad opera del Vicerè spagnolo tra il 1531 e il 1538 (anno dell’improvviso insorgere di Monte Nuovo). Le prigioni furono occupate sin dal XVII sec da rivoltosi seguaci di Tommaso Campanella, ladroni, pirati.
La successione di ambienti, angusti, scarni, furono abitati per lo più durante la II guerra mondiale e molti furono i gerarchi fascisti e i nazisti in esse reclusi. All’indomani della fine i numerosi graffiti, che rappresentano tra gli altri, velieri, rigogliose piante e scritte inneggianti il duce, testimoniano di questi passaggi in un luogo tetro, ma collocato in uno dei punti più belli del golfo.
Info aggiuntive
- Visite a partenza fissa per individuali:
prima domenica del mese: ore 10.30 – 11.45 – 12.45 – 13.30 - Prenotazione obbligatoria
- Per l'accesso e la visita, è necessario acquistare il biglietto di ingresso al Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia
Dove
Via Castello 39, Bacoli, NA
Come arrivare
Metro: Linea 2 fermata Pozzuoli
Bus: SEPSA Linea 1 Monte di Procida-Napoli fermata Via Terracciano