Palazzo Barberini è il prototipo del palazzo barocco, frutto del lavoro dei più importanti architetti del Seicento.
Qui lavorarono alla sua realizzazione nomi come Carlo Maderno, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini.
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Giorni di apertura
da martedì a domenica
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Orario
dalle 10.00 alle 19.00
la biglietteria chiude alle 18.00 -
Chiusura
Lunedì
- Web Palazzo Barberini
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Caratteristiche
- Assistenza telefonica
- Accessibile
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Accessibilità
Disponibilità di parcheggio per persone con mobilità ridotta.
Ingresso privo di barriere architettoniche. La rampa per le carrozzine, accanto alla biglietteria, conduce alle sale espositive del piano terra e all’ascensore che permette di accedere alle sale del primo piano.
E’ vietato l’ingresso ai cani, anche di piccola taglia, fatta eccezione per i cani guida che accompagnano persone ipovedenti o salvo presentazione di un certificato di pet therapy.
BREVI CENNI STORICI
La storia del Palazzo come museo nazionale, regolarmente aperto al pubblico, comincia nel 1953 anno in cui Palazzo Barberini diventa sede della Galleria Nazionale di Arte Antica insieme a Palazzo Corsini, che lo era già dal 1895.
Nel corso degli anni la collezione di Palazzo Corsini si era ampliata tramite acquisti e donazioni, come l’acquisizione della collezione Torlonia e del Monte di Pietà del 1892, la donazione di Henriette Hertz del 1915 e l’acquisto della collezione Chigi del 1918. L’ampliamento delle collezioni rende indispensabile l’acquisizione di nuovi spazi espositivi, individuati in Palazzo Barberini.
Diversamente dalla quadreria Corsini, dell’originaria collezione della famiglia Barberini rimane poco. Nel Settecento cominciano infatti le prime dispersioni, anche a causa dei dissidi tra i vari rami ereditari della famiglia, ma soprattutto nel 1934 viene emanato un Regio decreto che consente ai principi di vendere, anche all’estero, gran parte delle loro opere. Lo Stato, in cambio, acquisisce un piccolo nucleo di dipinti, tuttora individuabili grazie alla sigla “F” seguita da numeri progressivi (La Fornarina, ad esempio, è siglata F1).
Dunque mentre la sede di Palazzo Corsini raccoglie una quadreria storica a sé stante, palazzo Barberini presenta un allestimento cronologico e rappresentativo delle principali scuole pittoriche dal Duecento al Settecento, organizzato in modo da poter integrare nuove acquisizioni o prevedere diversi allestimenti della collezione.
Il Cinquecento e il Seicento sono i secoli più rappresentati con opere di Raffaello, Piero di Cosimo, Bronzino, Hans Holbein, Lorenzo Lotto, Tintoretto, fino ad arrivare a Caravaggio con la schiera di caravaggeschi, e al ricco Seicento con opere di Gian Lorenzo Bernini, Guido Reni, Guercino, Nicolas Poussin, Pietro da Cortona.
La collezione settecentesca conserva importanti opere di Maratti, Batoni, Canaletto, Subleyras, Mengs e van Wittel; oltre che i dipinti della donazione del Duca di Cervinara, con le raffinate tele di Fragonard e Boucher, e quelli della donazione Lemme, con i rari bozzetti di Corvi e Ghezzi.
Maffeo Barberini (Firenze 1568 – Roma 1644) viene eletto papa nel 1623 con il nome di Urbano VIII e due anni dopo acquista per i nipoti, investiti di cariche e onorificenze, una villa sul colle del Quirinale già della famiglia Sforza, e commissiona a Carlo Maderno (1556-1629) il nuovo palazzo di famiglia. L’architetto anziché demolire la villa la ingloba in un nuovo progetto architettonico: l’ala Sforza, ovvero la parte di edificio che affaccia sull’attuale Piazza Barberini, viene collegata ad un’altra ala, ad essa parallela, tramite un braccio centrale. La nuova pianta dell’edificio ha una forma ad “H” assolutamente innovativa. Maderno realizza una struttura ad ali aperte che incornicia un vastissimo giardino, con piante rare, cortili segreti e giardini all’italiana.
A partire dal 1620 ca. numerose maestranze lavorano alle decorazioni interne ininterrottamente fino alla metà del Settecento, quando l’ultima erede diretta, Cornelia Costanza, fa realizzare un appartamento in stile rococò all’ultimo piano.
I discendenti della famiglia Barberini hanno abitato l’appartamento settecentesco del palazzo fino al 1955.
PERCORSO DI VISITA IN BREVE
Oggi si accede al palazzo da via delle Quattro Fontane attraverso la facciata porticata, su cui si innalza una finta loggia vetrata, disegnata con ogni probabilità da Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), che succede a Carlo Maderno nella direzione del cantiere nel 1629.
DA NON PERDERE
Il cuore pulsante del palazzo è il maestoso salone di rappresentanza affrescato da Pietro da Cortona. A questo ambiente monumentale si accede attraverso una scala a pozzo quadrato, progettata dal Bernini, da un lato, e dalla straordinaria scala elicoidale a pianta ovale, probabilmente disegnata da Francesco Borromini (1599-1667).
Servizi
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Didattica Scuole
Prenotazione per scuole:
disponibili in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo
da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 17: 848 082 408 e da mobile ed estero +39 0639967200
[email protected] -
Visite
Prenotazioni per Gruppi
disponibili in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo
da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 17: +39 639967450
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Info aggiuntive
- GRUPPI E SCUOLE
– ciascun gruppo deve essere composto di massimo 25 persone, guida inclusa;
– è obbligatoria la prenotazione sia nei giorni feriali che nel weekend;
– è obbligatorio l’utilizzo di sistemi radio;
– l’accesso è consentito a 2 ogni gruppi ogni ora nei giorni infrasettimanali e 1 all'ora nei fine settimana e festivi. Nelle sale più piccole potrebbe essere contingentato per garantire il rispetto della distanza di sicurezza. Per garantire la più agevole fruizione da parte di tutti, il tempo massimo di permanenza nel museo è di 2 ore.
– Il personale di vigilanza ha facoltà di sollecitare le guide a spostarsi dalle sale più piccole qualora la permanenza del gruppo ostacoli il normale deflusso degli altri visitatori e, in casi estremi, potrà disporre l’allontanamento del gruppo; i gruppi che su richiesta del personale risultino sprovvisti di regolare prenotazione saranno allontanati senza possibilità di rimborso.
– Gel igienizzante e informazioni sulle norme da seguire sono a disposizione prima dell’ingresso e lungo il percorso di visita. Gli ambienti di servizio, le sale e le superfici comuni vengono ripetutamente puliti e sanificati.
- Per le scuole la prenotazione dei 25 posti del turno è valida per l’intero gruppo classe, previa presentazione in biglietteria, il giorno della visita, dell’elenco COMPLETO dei componenti della classe, docenti inclusi, su carta intestata della scuola, firmato dal dirigente scolastico.
Dove
via delle Quattro Fontane, 13 – 00184 Roma
Come arrivare
Treno: fino a Stazione Termini , Metropolitana linea A, fermata Barberini
Bus: 53 – 61 – 62 – 63 – 80 – 81 – 83 – 160 – 492 – 590