Il museo occupa la parte monumentale del convento domenicano di San Marco.
Il capolavoro architettonico di Michelozzo voluto da Cosimo de’ Medici e costruito tra il 1437 e il 1443. Custodisce la più grande collezione al mondo di opere del Beato Angelico, uno dei massimi pittori del primo Rinascimento, che visse nel convento tra il 1438 e il 1445.
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Giorni di apertura
da martedì a domenica
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Orario
dalle 8:30 alle 13:50 (ultimo ingresso ore 12:45)
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Chiusura
lunedì, 1° gennaio, 25 dicembre
- Web Museo di San Marco
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Caratteristiche
- Assistenza telefonica
- Accessibile
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Accessibilità
Marciapiede non raccordato alla strada; presenza di un gradino a scendere al portone di ingresso, superabile tramite una pedana mobile (richiedere al Personale in servizio). L’interno del Museo è accessibile: sono presenti una piattaforma elevatrice cabinata per raggiungere il primo piano (misure a norma) e una serie di pedane all’ingresso delle varie sale di esposizione. Il bagno per i visitatori disabili si trova al piano terreno. L’uscita non è percorribile per le sedie a rotelle, pertanto sarà necessario utilizzare l’ingresso anche per uscire dal Museo.
BREVI CENNI STORICI
Le opere su tavola dell’Angelico furono qui raccolte negli anni venti del secolo scorso, dopo che il convento era stato dichiarato monumento di importanza nazionale, nel 1869, e in parte trasformato in museo. Al secondo piano del convento si conservano gli affreschi che decoravano le celle dei monaci realizzati dal Beato Angelico fra il 1438 e il 1445.
PERCORSO DI VISITA IN BREVE
La visita al museo si snoda tra gli splendidi spazi del convento attraverso il chiostro di Sant’Antonino, la sala dell'Ospizio, la sala del Refettorio, la sala del Capitolo e le celle dei monaci. Gli spazi museali convivono con l’attigua chiesa di San Marco e le parti adiacenti al chiostro di San Domenico ancora riservate alla vita conventuale. Tra le opere principali dell’Angelico si ammirano l’Annunciazione, capolavoro della pittura rinascimentale, la Deposizione, il Trittico di San Pietro martire, la Pala di Annalena, il Giudizio Universale, la Pala di San Marco e il Tabernacolo dei Linaioli.
DA NON PERDERE
Nel museo sono esposte altre opere di inestimabile valore storico-artistico, prime fra tutte il Cenacolo del Ghirlandaio, la Madonna col Bambino di Paolo Uccello, dipinti di Fra Bartolomeo e di Giovanni Antonio Sogliani, terrecotte dei Della Robbia e il famoso ritratto di Girolamo Savonarola, dipinto da Fra Bartolomeo.
L’eccezionale patrimonio del museo è arricchito dall'esposizione di alcuni reperti architettonici recuperati durante le demolizioni ottocentesche del centro cittadino e dalla Biblioteca di Michelozzo costruita per espresso volere di Cosimo de' Medici e arricchita della straordinaria raccolta di testi appartenuti all'umanista Niccolò Niccoli. Fu la prima biblioteca “pubblica'' del Rinascimento, dove, in epoca laurenziana, studiarono tra i preziosi patrimoni librari Marsilio Ficino e Pico della Mirandola.
La nuova "Sala del Beato Angelico", già nota come Sala dell'Ospizio, che riunisce la più importante raccolta al mondo di opere su tavola del Beato Angelico è stata completamente riallestita grazie al contributo dei Friends of Florence.
Info aggiuntive
Radioguide obbligatorie euro 1.50
Dove
piazza San Marco, 3 - Firenze