Artisti contemporanei esplorano il rapporto tra uomo e natura al Castello di Miramare di Trieste.
Una grande mostra collettiva che esplora il tema della natura e del suo profondo legame con l’essere umano, a cura di Melania Rossi.
Oltre cinquanta opere di diciotto artisti contemporanei di diverse generazioni e provenienze geografiche: dai lavori di maestri quali Rebecca Horn (Michelstadt, 1944 – Bad König, 2024), Hermann Nitsch (Vienna 1938 – Mistelbach 2022), Marina Abramovic (Belgrado, 1946) e Mimmo Paladino (Paduli, 1948), alle installazioni site-specific realizzate appositamente per la mostra di Pietro Ruffo (Roma, 1978) e Josè Angelino (Ragusa, 1977), da opere inedite di Serse Roma (San Polo di Piave, 1952) ai particolari allestimenti di Marta Roberti (Brescia, 1977) fino alle visioni tra oriente e occidente di Liu Bolin (Cina, 1973).
Il progetto espositivo affronta la complessità della natura e dell’uomo che la indaga, in una molteplicità di significati e tematiche: la presenza dell’uomo nel paesaggio, la relazione con il corpo, con il tempo, con la bellezza delle forme naturali e con le leggi fisiche.
Lo scambio continuo tra mondo esteriore e interiore genera così uno spazio senza confini in cui cultura e natura si fondono e che diventa visibile attraverso l’immaginazione degli artisti.
L’esposizione si inserisce nell’ambito della rassegna Miramare contemporanea, organizzata da MondoMostre e CoopCulture.
Dove
Viale Miramare 34151 Trieste (TS)