Progetto di comunità sviluppato dall'artista Silvia Scaringella a cura del direttore del Parco Archeologico di Segesta, Luigi Biondo, con la collaborazione del Riso - Museo Regionale d'arte moderna e contemporanea di Palermo e con la curatela della sezione archeologica di Hedvig Evegren e Monica de Cesare.
La mostra esplora il tema della tessitura come metafora delle relazioni umane e della convivenza universale, suddivisa in tre sezioni tematiche ed è realizzata anche grazie alla partecipazione attiva della comunità di Calatafimi Segesta attraverso laboratori dell’artista – romana di nascita ma siciliana d’adozione - organizzati con la Pro Loco e il Centro del Riuso dei Tessuti. Il percorso espositivo si snoda tra l'Antiquarium del Parco con l'opera Pondus, un telaio verticale con 2.500 piccoli pesi in terracotta in dialogo con gli antichi reperti della sezione archeologica, l'Acropoli con l'installazione Idrissa. Sotto lo stesso cielo, composta da sei steli di marmo che riproducono i licci di un enorme telaio da cui si dipanano corde e fili colorati che percorrono il paesaggio per incontrarsi formando un portale a congiungere le rovine della Chiesa medievale e della Moschea, e il Tempio Dorico con l'installazione temporanea Texĕre, presentata in occasione del primo anniversario del devastante incendio che nella notte del 24 luglio 2023 distrusse gran parte della macchia mediterranea del Parco, dove tremila tessere di tessuto ricavate da abiti trovano nuova vita. La mostra invita i visitatori a riflettere sul valore della collaborazione e della condivisione, mettendo in luce la bellezza delle differenze e la forza dell'unità. Attraverso l'arte della tessitura, la mostra propone una visione di un mondo dove ogni individuo è un filo essenziale nel grande tessuto della vita, celebrando la nostra comune umanità e spiritualità.
Where
contrada Barbaro - S.P. 68 - 91013 - Calatafimi Segesta (Tp)