A cura di Nara Bernardi, Evelina De Castro e Salvatore D'Onofrio. Una mostra promossa dal Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, che arricchisce il percorso del Museo dedicato ai molteplici linguaggi del contemporaneo.
L’esposizione mette in dialogo pittura, letteratura e scultura, esplorando le relazioni tra tre protagonisti del Novecento attraverso documenti, opere note e materiali inediti. Ispirato al “paradigma indiziario” evocato da Eco e Sebeok, il progetto indaga i dettagli nascosti nei loro rapporti umani e artistici. Per la prima volta vengono presentati i quaderni liceali di Renato Guttuso, ricchi di schizzi e accompagnati da materiali audiovisivi, insieme alla Natura morta del 1929 e all’opera grafica Girasole, recentemente entrata nelle collezioni del Museo.
Di Ignazio Buttitta sono esposte poesie nelle loro prime stesure, con varianti, cancellature e note che rivelano l’intenso lavoro di revisione del poeta, arricchite da un supporto audio e documenti d’archivio.
La sezione dedicata a Nino Maggio presenta sculture lignee e opere su carta, alcune inedite, testimonianza del suo equilibrio tra memoria contadina e sperimentazione formale maturata tra Milano e la Sicilia.
La mostra offre così un percorso che intreccia linguaggio visivo e verbale, restituendo la ricchezza di tre esperienze artistiche profondamente connesse. L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della Fondazione Ignazio Buttitta.
Il percorso espositivo è compreso nel biglietto di ingresso al sito.
Dove
Via Vittorio Emanuele 365, Palermo