La Camera di San Paolo o Camera della Badessa rappresenta uno dei cicli pittorici più interessanti del Rinascimento Italiano.
Commissionata al Correggio dalla colta badessa Giovanna Piacenza nel 1518, la Camera di San Paolo raffigura testi di filosofia neoplatonica e utilizza un’iconografia che non si vede più utilizzata con l’introduzione della Controriforma.
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Giorni di apertura
da mercoledì a lunedì
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Orario
Giorni feriali 9:30- 17:30,
sabato e festivi 9:30-18:30.
La biglietteria chiude mezz’ora prima dell’orario di chiusura. -
Chiusura
Martedì
- Web Camera di San Paolo
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Caratteristiche
- Assistenza telefonica
- Accessibile
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Accessibilità
Sito accessibile
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Contatti
singoli e gruppi
+39 0521 218215Biglietti:
Intero euro 8.00
Ridotto: insegnanti, dipendenti MIC, dipendenti Comune di Parma, gruppi min 8 persone con guida abilitata, euro 6.00
Ridotto studenti: da 15 a 25 anni, euro 2.00
BREVI CENNI STORICI
La Camera di San Paolo è così denominata, perché è sita all’interno dell’omonimo ex Monastero Benedettino femminile, fondato a Parma nel X secolo. E’ situata all’interno di quello che fu l’appartamento privato delle badesse del monastero, che fino alla morte di Giovanna Piacenza godettero di particolari privilegi, tra cui la possibilità di ricevere visite dall’esterno, la possibilità di restare in carica tutta la vita e di avere beni privati. Tali privilegi furono aboliti con l’introduzione della clausura serrata nel 1524, anno della morte di Giovanna, sotto il vescovo Alessandro Farnese il Vecchio che in seguito diventerà Papa Paolo III Farnese e darà vita a un profondo rinnovamento della Chiesa di Roma con il Concilio di Trento (1545). Molto probabilmente la Camera di San Paolo era lo studiolo privato della badessa Giovanna e luogo deputato a ricevere i membri del circolo di umanisti, con cui la religiosa intratteneva rapporti epistolari e coltissime dissertazioni. Dopo la morte della badessa e la chiusura del Monastero al mondo esterno, la Camera conobbe l’oblio fino al XVIII secolo, finché, mutati i tempi, Raphael Mengs, pittore, critico e storico dell’arte non la riscoprì e iniziò a scriverne. La Camera di San Paolo divenne allora una delle mete del grand tour nella Penisola Italiana. Nel 1810 il Decreto Napoleonico riguardante la soppressione degli ordini religiosi toccò anche il Monastero di San Paolo e l’istituzione conobbe una suddivisione dei suoi ambienti, ma la Camera affrescata dal Correggio continuò ad essere al centro dell’interesse, con un primo intervento di valorizzazione nel 1856, fino al secolo scorso e all’attuale percorso di visita.
PERCORSO DI VISITA IN BREVE
Il percorso di visita comprende 6 ambienti: l’attuale ingresso, aperto nel 1856, un camerino in cui è espostala copia dell’Ultima Cena di Leonardo, eseguita da Alessandro Araldi alla fine del XV secolo per la badessa Cecilia Bergonzi e un corridoio; un salone di rappresentanza per le badesse, che fu poi convertito in refettorio per le monache, dopo la morte di Giovanna Piacenza e infine in luogo di culto nel XVIII secolo; 2 camere affrescato rispettivamente da Alessandro Araldi (1514) e Correggio (1518).
DA NON PERDERE
La copia de L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci eseguita da Alessandro Araldi, in cui si vedono particolari non più presenti nell’originale a Milano, come ad esempio i piedi di Cristo. L’iconografia della Camera dell’Araldi (1514), dipinta su commissione della badessa Giovanna Piacenza, tra cui spicca la lunetta con la raffigurazione dell’Impossibile, 2 piedi giganteschi che camminano sulle acque. La sequenza delle 16 lunette, affrescate da Correggio in monocromo bianco, sotto un complesso intreccio di nastri, elementi vegetali ed oculi aperti, da cui si affacciano putti che rimandano con i loro gesti alla caccia rituale a Diana, all’interno della Camera di San Paolo. Il presunto ritratto della badessa Giovanna Piacenza stessa nelle vesti di Diana, dea della Caccia e della Luna, situato sulla cappa del camino, parete nord della Camera.
Servizi
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Visite
Per individuali in calendario
disponibili in Italiano
Dove
Via Macedonio Melloni, 3 – 43121 Parma
Come arrivare
Treno: Stazione di Parma
Bus: 1, 2, 15, 23
Auto: zona a traffico limitato. Centro storico. Taxi, numerosi parcheggi in zona.
A piedi: 10 minuti dalla stazione, 5 minuti da piazza Garibaldi