Per effetto del DPCM del 15 Gennaio 2021 il sito resterà chiuso al pubblico fino a data da destinarsi
La grande sinagoga di Firenze fu inaugurata nel 1882, qualche anno dopo l’Emancipazione degli ebrei italiani, avvenuta nel 1861 con la proclamazione dell’Unità d’Italia. E’ uno degli esempi più significativi in Europa dello stile esotico moresco. La sua fisionomia, diversa dalle tradizionali architetture fiorentine di epoca medievale - rinascimentale e la grande cupola rivestita in rame verde (in origine dorata) risaltano nello skyline della città e si impongono come monumento cittadino visibile da ogni punto panoramico. L’interno è particolarmente suggestivo per la ricchezza delle decorazioni geometriche negli affreschi alle pareti, per la luce soffusa che filtra dalle vetrate policrome e per lo splendore dei mosaici. Parte integrante della visita alla Sinagoga è il Museo Ebraico fondato nel 1981 e ampliato nel 2007. Allestito su due piani all’interno dell’edificio ospita una ricca collezione di oggetti cerimoniali d’arte ebraica. Argenti e tessuti provenienti dalle antiche sinagoghe del ghetto fiorentino, documentazione fotografica e archivistica riguardante la storia della comunità ebraica a Firenze. Al secondo piano sono esposti oggetti e arredi legati ai momenti più significativi del ciclo della vita ebraica, della ritualità familiare e delle festività religiose. Una sala è dedicata alla memoria della Shoah e attrezzata per proiezioni. A disposizione del pubblico un ‘area computer collegata con i maggiori musei e centri ebraici nel mondo.
Il percorso di visita è arricchito dalla presenza di un bookshop museale e da un ampio giardino dove sostare all’ aperto.
Su prenotazione per gruppi o secondo calendario è possibile visitare il Cimitero Monumentale ebraico nel 1777 fuori Porta san Frediano, che rimase in funzione fino al 1870. Un alto muro perimetrale di cinta custodisce con gelosa riservatezza, come un prezioso scrigno, un importante tesoro culturale costituito da cappelle funerarie e monumenti, tra cui spicca quello a forma di piramide egizia, del cav. David Levi, logorati dal tempo, ma degni di una visita per scoprire questo luogo suggestivo a rappresentativo del mondo ebraico. Pur essendo assenti figurazioni, a differenza di quanto avviene in altri cimiteri ebraici, alcune delle tombe sono vere e proprie sculture di alto valore artistico.
Sono stati individuati molti luoghi che un tempo erano adibiti a cimitero. Al primo, di là d’Arno, presso il chiasso de’ Giudei, se ne sostituì un secondo vicino all’attuale Lungarno della Zecca, a sua volta dismesso per altri, che furono creati, nella zona di Porta San Frediano. Qui, nel 1777, fu acquistato l’appezzamento, lungo l’attuale Viale Ariosto, destinato ad ospitare il nuovo campo degli ebrei, tuttora esistente, anche se non più in uso, a cui si affiancò nel 1884 il cimitero di Rifredi, disegnato dall’architetto Marco Treves.