Abbazia di San Galgano e Museo Civico e Diocesano di Arte Sacra di Chiusdino
Siena - Chiusdino Musei
Per effetto del DPCM del 15 Gennaio 2021 il sito riaprirà al pubblico dal 1 febbraio 2021, dal lunedì al venerdì e chiuso nelle giornate di sabato e domenica.
L’abbazia di San Galgano, uno dei luoghi più suggestivi negli itinerari della spiritualità toscana, è un'abbazia cistercense situata a una trentina di chilometri da Siena, nel comune di Chiusdino.
La costruzione cominciò nel 1218 per iniziativa dei monaci cistercensi: l'abazia prosperò per oltre un secolo, acquisendo un ruolo di rilievo nella ricca economia della zona e nelle stesse istituzioni della città di Siena.
A seguito della peste del 1348 che colpì anche i monaci dell’abbazia, iniziò un lento declino che portò alla perdita dell’autonomia e al declino definitivo nel corso del XVI e XVII secolo. .
Oggi dell’abbazia sono visibili le maestose mura con le navate e alcune sale, tra cui quella del refettorio, che sono diventate meta di turismo italiano e straniero per il fascino e la spiritualità del luogo.
Accanto sorge l’eremo di Montesiepi, il cui primo nucleo si deve a San Galgano e ai suoi seguaci. Del santo sappiamo che nacque nel 1148 a Chiusdino e morì nel 1181. Si chiamava Galgano Guidotti e si convertì dopo una giovinezza disordinata, ritirandosi a vita eremitica. Il momento culminante della conversione fu il giorno di Natale del 1180 quando Galgano, giunto sul colle di Montesiepi, infisse nel terreno la sua spada, per trasformare l'arma in una croce. Ancor oggi nella cappella di Montesiepi, detta anche «rotonda», è confitta in una roccia di fronte all’altare una vecchia spada di ferro e questo ha determinato la popolarità del culto di San Galgano e il mito della “spada nella roccia”.
Il Museo civico e diocesano di arte sacra di San Galgano, inaugurato nel 2015 nello storico Palazzo Taddei, è nel centro storico di Chiusdino. Il Museo raccoglie numerose opere d'arte, bassorilievi, pitture su tavola e su tela, oreficeria sacra, ex voto, realizzati tra il XII e il XIX secolo e in maggior parte provenienti dalle chiese parrocchiali e dalle cappelle del territorio. Attualmente ospita anche il reliquario della testa della Sacra testa di San Galgano, testimonianza figurativa di eccezionale interesse della produzione di oreficeria medievale europea della seconda metà del XIII secolo
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