Basilica Sotterranea di Porta Maggiore
Roma Monumenti
Per effetto del DPCM del 15 Gennaio 2021 il sito resterà chiuso al pubblico fino a data da destinarsi.
Dopo un lungo periodo di chiusura, il cantiere di restauro della la Basilica Sotterranea di Porta Maggiore riapre al pubblico con un ciclo di visite guidate. Essendo i lavori di restauro ancora in corso, sarà consentito un accesso parziale. Attualmente, infatti, non è possibile accedere all'interno dell'aula basilicale che resta visibile solo dall'affaccio dell'atrio.
Il sito è visitabile solo con visita guidata o ingresso accompagnato con prenotazione obbligatoria.
La Basilica sotterranea di Porta Maggiore fin dalla sua scoperta nel 1917, ha affascinato sempre studiosi di archeologia e non solo. Rinvenuta casualmente durante lavori di consolidamento dei soprastanti binari ferroviari, ha mantenuto inalterato il suo apparato decorativo interamente in stucco bianco e policromo.Pur di ridotte dimensioni ( 12 metri di lunghezza per 9 di larghezza, per complessivi 108 m2 ) presenta tuttavia già lo schema classico a navata centrale con le ali laterali divise da pilastri più l'abside di fondo, che sarà ripresa più tardi per il culto cristiano. Il complesso è articolato in tre diversi ambienti:
Dromos: l'accesso dall'antica via Prenestina, un lungo corridoio in pendenza che dalla superficie portava sottoterra agli ambienti della Basilica
Vestibolo: ingresso di 3,60 m x 3,60 m decorato con stucchi policromi, era l'accesso alla Basilica
Basilica: con l'articolazione a tre navate e abside interamente decorata con stucchi bianchi
Lo studio dell'apparato decorativo del Vestibolo e soprattutto dell'aula basilicale, ha da subito attirato l'attenzione degli studiosi per la presenza di un complesso linguaggio mitologico non sempre decifrato. Compaiono infatti scene tratte dal repertorio greco romano ( le fatiche di Ercole, il rapimento di Ganimede, Hermes e Alcesti, Medusa, Baccanti e altro ) accanto ad oggetti utilizzati per i riti religiosi ( mense, anfore lustrali, ecc ).
Molto dibattuta è anche l'interpretazione del catino absidale con la rappresentazione di Saffo nell'atto di lanciarsi dalla rupe di Leucade alla presenza di Apollo e Faonte.Da questo cifrario criptico e spesso poco comprensibile è nata l' ipotesi, formulata da Carcopino agli inizi del Novecento, che l'aula avesse potuto accogliere una setta di Neopitagorici.Attualmente questa ipotesi è stata superata da quella di un utilizzo funerario che poteva tuttavia coesistere con un utilizzo religioso.I recenti restauri hanno rivelato due fasi di vita dell'impianto, una nell'età augustea e l'altra neroniana, che potrebbero ben riferirsi ai due esponenti della famiglia degli Statili Tauri a cui da sempre si riferisce la proprietà del monumento: T. Statilio Tauro, influentissimo generale dell'età augustea e console nell' 11 d.C e il suo omonimo condannato per magia e per questo suicida sotto Nerone nel 53 d.C.La recente riapertura segue in via sperimentale un importante fase di restauri, tuttora in corso, che sta interessando la statica dell'edificio e la pulitura chimica e meccanica delle superfici decorate.
Come Arrivare
Via Prenestina, 17 - Roma
Servizi e Accessibilità
Info e Prenotazioni
